Allenamento funzionale: cos’è e perché funziona

Fitness
13/06/2018
Reading time: 5 min

Molto più che una disciplina fitness o una moda del momento: l’allenamento funzionale è lo specchio delle azioni motorie svolte nel corso della quotidianità ed è per questo che funziona, grazie al coinvolgimento di più gruppi muscolari contemporaneamente.

COS’È L’ALLENAMENTO FUNZIONALE?

Avete mai provato a immaginare quanti movimenti effettuati nel corso della giornata, apparentemente semplici, sono in realtà complessi? Se analizzassimo soltanto alcune azioni motorie quali per esempio sollevare un peso o prendere un bambino in braccio, caricare le borse della spesa in auto o fare le pulizie di casa, scopriremmo di mettere in funzione e in sinergia un alto numero di gruppi muscolari.  

Un concetto contrario rispetto alle macchine isotoniche da palestra, che mirano a un maggior isolamento muscolare. Con questo non si vuole assolutamente dire che queste non siano da utilizzare, anzi, sarebbe un grosso errore pensarlo, ma di certo non rispondono al concetto di “funzionale”. 

QUALI BENEFICI?

L’abbiamo sottolineato più volte, la centralità del movimento (l’uomo è nato per muoversi) è la base su cui si fonda l’allenamento funzionale e i benefici a esso collegato sono molteplici:  

- la persona può sentirsi più libera di esplorare nuovi schemi motori, avendo meno vincoli;
- attraverso un maggior stimolo per il controllo motorio fine si reclutano più unità motorie, è quindi uno stimolo non solo muscolare, ma anche nervoso e di conseguenza migliora lo sviluppo della forza;
- coinvolge attivamente la zona del “core” e quindi ha effetti importanti sulla stabilizzazione, riducendo il rischio di infortuni;
- è divertente, grazie all’uso di attrezzi semplici ma stimolanti.  

QUALI RISCHI?

Se da un lato le macchine isotoniche tolgono, dall’altro certamente danno: sono più sicure e favoriscono un buon condizionamento muscolare per persone alle prime armi. L’allenamento funzionale non è infatti immediato e occorre curare i movimenti nell’esecuzione, lavorare in situazioni stabili prima che instabili, perché i rischi di infortunio nel caso di errori reiterati si alzerebbero moltissimo.

DOVE SVOLGERLO? QUALI ATTREZZI E QUALI ESERCIZI FUNZIONALI?

Può essere svolto ovviamente in palestra, ma anche a casa tramite esercizi di allenamento funzionale a corpo libero o con piccoli attrezzi. Già, ma quali? Gli attrezzi per l’allenamento funzionale maggiormente utilizzati sono: trx, tavolette propriocettive instabili (balance board), kettlebell, bilancieri, manubri, palle medicinali, fitball e corde.

Gli esercizi principalmente sono multi articolari (coinvolgono più articolazioni) e quindi necessitano dell’attivazione di più muscoli e sono svolti su più piani (frontale, laterale ecc).

Nel nostro allenamento dovremo prevedere movimenti di:

- piegamento;
- affondo;
- spinta;
- trazione;
- torsione;
- locomozione.
 

Si va così da uno squat a uno swing con i kettlebell, a dei plank, a degli affondi con distensione di manubri sopra le spalle, fino ad arrivare ai burpees o ai balzi. Insomma, di esercizi per l’allenamento funzionale ne esistono davvero a centinaia, ciò che conta è che siano svolti correttamente e che soprattutto siano adeguati all’obiettivo scelto.  

QUALE PROGRAMMA SEGUIRE?

Un buon programma di allenamento funzionale è rappresentato dal circuito funzionale: 5-6 esercizi inizialmente da svolgere in sequenza con una parte di recupero attivo breve di 2-3’ al termine (camminata, corsa, step) nel quale si alternano esercizi per la parte superiore ad altri per quella inferiore, magari intervallati da lavori sulla stabilizzazione (core training principalmente).  

In conclusione, questa tipologia di allenamento che nello sport è ormai perfettamente integrata può essere il nostro presente e futuro in un’ottica di ricerca del benessere: siamo nati per muoverci e dobbiamo farlo nel miglior modo possibile, efficientemente.