Cibo che fa ingrassare: vero o falso?

Viso
15/01/2018
Reading time: 5 min

Quando si pensa ai cibi che fanno ingrassare spesso c’è molta confusione e tante convinzioni sono dettate più dal sentito dire che dal dialogo con uno specialista. Cercherò di fare un po’ di chiarezza su cosa mangiare per non ingrassare basandomi sulle domande che mi vengono fatte più frequentemente.

Le carote fanno ingrassare?

Forse una delle bufale più longeve. Le carote contengono circa 41 calorie per 100 grammi di prodotto, fino a prova contraria decisamente poche (una mela ne contiene circa 52 per 100 grammi ad esempio). Il mito della carota come alimento calorico nasce dal paragone con le altre verdure: effettivamente ortaggi come la lattuga, il finocchio o il cetriolo contengono ancora meno calorie, ma questo tipo di ragionamento è decisamente poco sensato. Basarsi esclusivamente sulle calorie è un concetto tanto vecchio quanto erroneo perché contano soprattutto i nutrienti contenuti in quel prodotto. Infatti 41 calorie sono contenute anche in 10 grammi di zucchero bianco, ma è forse possibile pensare che un cucchiaio di zucchero bianco abbia lo stesso effetto sull’organismo di una carota cruda? La carota, oltre che una fonte importantissima di fibre solubili, è ricca di beta carotene, un antiossidante preziosissimo per contrastare i radicali liberi e per la salute delle nostre cellule. Lo zucchero bianco, al contrario, è fonte esclusiva di zuccheri semplici a rapido assorbimento e quindi tra i principali cibi che fanno ingrassare se assunti in quantità eccessive.

Le uova fanno ingrassare? Meglio non mangiare più le uova perché ho il colesterolo alto?

Un altro luogo comune che fa fatica a sparire è la demonizzazione delle uova. Questa idea deriva dal fatto che nel tuorlo d’uovo è contenuto del colesterolo. Le uova possono influire sui livelli di colesterolo nel sangue se le consumiamo molto frequentemente, come per esempio succede nei paesi anglosassoni dove esiste l’abitudine a consumare una colazione salata, solitamente proprio a base di uova. Se, al contrario, il consumo di uova si limita a 2/3 uova a settimana, come frequentemente succede da noi in Italia, non ci sarà alcuna ripercussione sul livello di lipidi nel sangue. Una delle maggiori cause dell’innalzamento dei valori di colesterolo nel sangue e anche dell’aumento di peso è invece da ricercare nel consumo di grassi saturi, contenuti negli alimenti confezionati (come formaggi, affettati, prodotti da forno e da pasticceria) e nei grassi animali (come burro, lardo, strutto ecc).      

I fagioli fanno ingrassare? Meglio eliminare i fagioli perché mi gonfiano la pancia?

Il gonfiore a livello addominale può avere diverse spiegazioni. Spesso ci si lamenta per il cosiddetto gonfiore post prandiale, ovvero la sensazione di pienezza che si ha subito dopo il pasto. Questa sensazione però può essere dovuta anche solo all'assunzione di una buona quota di fibre: se si mangiano molte verdure, le fibre tendono ad attirare acqua e gonfiarsi lungo il tratto gastrointestinale. I fagioli, come gli altri legumi (per esempio le lenticchie), fanno momentaneamente gonfiare, ma non sono assolutamente tra i cibi che fanno ingrassare se mangiati nelle dovute quantità e associati agli alimenti giusti. Se mangiati con alimenti ricchi di grassi, come per esempio la salsiccia o il cotechino, possono effettivamente incidere sul peso, ma più per i grassi contenuti nella salsiccia o in altre carni trasformate che per i fagioli stessi; se invece li associamo a un cereale come al farro o all’orzo, consumeremo un piatto decisamente più equilibrato e sano.      

La pasta fa ingrassare?

La pasta (come gli altri cereali) in sé per sé non fa assolutamente ingrassare se mangiata nelle giuste quantità. Ovviamente tutto deve essere proporzionato al nostro dispendio energetico: meno ci muoviamo, meno abbiamo bisogno di energia dal cibo e la pasta è solo uno degli alimenti che contribuiscono al nostro fabbisogno calorico. Quindi se ho una vita sedentaria semplicemente devo fare attenzione alla quantità di pasta che assumo e soprattutto a come la condisco, perché è proprio il grasso che aggiungo al condimento che influisce sul mantenimento della mia silhouette. Mangiare troppo spesso sughi pronti o troppo elaborati come ragù, pesto (per non parlare di sughi più elaborati come carbonare, amatriciana ecc.) o semplicemente condire la pasta con burro od olio e formaggio, può incidere negativamente sul mantenimento della linea. Farsi una buona porzione di pasta (o di altri cereali come orzo, farro, quinoa, riso integrale ecc.) condita con un sugo di verdure fatto sul momento e condita con un filo di olio a crudo, è invece una soluzione consigliata regime alimentare equilibrato.      

Il riso fa ingrassare?

È importante precisare che il riso contiene calorie e carboidrati in quantità assolutamente paragonabili alla pasta, l’unica differenza sta nella digeribilità: il riso è effettivamente più digeribile e a seconda della tipologia può contenere più sali minerali, per questo c’è la tendenza ad assumerlo quando non ci sentiamo troppo bene. Questa sua maggiore digeribilità però lo rende anche un alimento a indice glicemico maggiore della pasta, cioè tende ad alzare di più la glicemia nel sangue proprio perché viene assorbito più in fretta e per altre caratteristiche intrinseche al prodotto. In definitiva il riso non fa ingrassare, ma deve essere considerato un cereale al pari della pasta ed è un alimento che deve essere usato con le dovute precauzioni da chi ha problemi di glicemia nel sangue. Così come consumare cracker o altri prodotti confezionati a cena al posto del pane fresco può essere un errore. A parità di calorie (un pacchetto di cracker contiene esattamente le stesse calorie di 40-50 grammi di pane integrale fresco), i prodotti confezionati contengono più sale e più grassi saturi rispetto a una buona fetta di pane, e alla lunga possono favorire la ritenzione di liquidi.