Colorito spento? Non è solo colpa dell’inquinamento

Viso
28/12/2016
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Il problema dell’inquinamento si ripercuote quotidianamente sulla salute della pelle. Da parte sua, lo smog ha effetti nocivi sulla pelle ed in particolare il monossido di carbonio, tra i principali inquinanti atmosferici, è responsabile dell’ipossia cellulare. In concreto, il deposito dell’inquinamento sulla pelle ostacola l’ossigenazione e soffoca l'epidermide. Dunque il suo metabolismo risulta rallentato e gli effetti sono visibili in superficie: dalla secchezza cutanea al colorito spento fino alla comparsa di piccole rughe, solo per fare alcuni esempi. E ancora, oltre a frenare l’ossigenazione della pelle, il deposito di particolato atmosferico ostruisce i pori, causando sia la comparsa di imperfezione sia il deterioramento della grana della pelle. Al contempo, il biossido di zolfo – i cui effetti vengono amplificati dall’ozono – è responsabile della degradazione del film idrolipidico cutaneo.

Particolarmente ricco di radicali liberi e in combinazione con i raggi UV, l’inquinamento determina anche lo stress ossidativo che danneggia le cellule della pelle ed è responsabile dell’invecchiamento cutaneo prematuro. Ecco che le fibre di collagene e di elastina si deteriorano, il viso perde l’elasticità e le rughe diventano più profonde. Certo, il colorito spento non è solo colpa dell’inquinamento. Stress, vita frenetica, insonnia (ma anche dormire troppo non fa bene), alimentazione non corretta e squilibri ormonali sono solo una serie di fattori che vanno ad incidere sulla luminosità della pelle, che perde idratazione ed elasticità.

Come già accennato, la nutrizione della cute dipende anche da ciò che scegliamo di mangiare. Insomma, la bellezza della pelle si ottiene anche con i cibi adatti. Spazio, dunque, a frutta e verdura, ricche in vitamina C; importante anche la vitamina A, presente in vegetali dal colore giallo-arancio, ma anche in semi oleosi e nei latticini. Un’altra regola da seguire per avere una pelle luminosa è quella di bere molta acqua.

Attenzione anche alla pulizia del viso. Molto spesso, infatti, non si dedica a questa operazione il tempo necessario, eppure è un’abitudine fondamentale, in particolare   alla sera. Dunque struccarsi al rientro a casa, ricorrendo a salviette, struccanti o dischetti di cotone. E al mattino una nuova passata di detergente sul viso può aiutare ad evitare, o comunque a ridurre, quello che viene considerato un colorito spento.

E ancora, per attenuare un viso sciupato, una volta alla settimana si può ricorrere ad un trattamento fai da te, che non richiede molto tempo né particolare impegno. Prima di tutto fare un impacco alla camomilla: dopo aver fatto bollire l’acqua, immergerci due bustine di camomilla. Una volta raffreddato l’infuso, occorre imbevere una garza, strizzarla un pochino e stendersi sul letto. Mettere la garza sul viso e rilassarsi per una decina di minuti. Il colorito spento sarà (quasi) un ricordo.