Gambe più leggere: l’allenamento defaticante

Fitness
18/05/2017
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Quante volte avete dovuto convivere con la sensazione di gambe stanche e “pesanti”? Le cause possono essere svariate e come sempre l’attività fisica a basso ritmo sembra essere il rimedio più efficace.

In questo articolo struttureremo una seduta defaticante per ottenere gambe più leggere.

 

Le posizioni statiche protratte a lungo sono nemiche delle vostre gambe, infatti stare per molto tempo sedute o in piedi fa si che si manifesti una spiacevole sensazione di pesantezza agli arti inferiori. Questa condizione si presenta a seguito di sforzi intensi o di giornate stressanti ma quando questa sensazione si manifesta costantemente vanno ricercate le cause attraverso un consulto medico (spesso la stasi venosa, cioè il rallentamento del flusso sanguigno dai distretti periferici al cuore, ne è la causa). Ricordate sempre che gambe sane equivalgono a gambe più belle!

 

PER LE SPORTIVE… CARICO & SCARICO Anche se non siete sportive di alto livello non crediate di non avere nulla in comune con atlete di caratura.

Infatti se praticate attività fisica con costanza e frequenza, c’è un sottile filo conduttore che vi lega: anche voi dovete sottostare al meccanismo di carico-scarico.

Per migliorare il vostro status fisico occorre infatti pianificare dei periodi di “carico” in cui gli stress metabolici e neuromuscolari sono elevati (ma sempre sopportabili) ad altri in cui questi vengono ridotti notevolmente, i periodi di “scarico”.

Quest’alternanza è fondamentale per migliorare la propria condizione fisica ed evitare di incappare nel sovrallenamento, condizione che però, vi tranquillizzo subito, difficilmente vi colpirà a meno che non siate accanite sportive.

Potrà infatti capitarvi di esservi allenate duramente nei giorni precedenti e di accusare la fatica, con stanchezza diffusa e senso di pesantezza a carico degli arti inferiori.    

 

5 semplici consigli su come creare la vostra seduta defaticante ADATTO A TUTTE (DALLE SPORTIVE ACCANITE ALLE MENO INTRAPREDENTI):  

1 - l’allenamento defaticante è una seduta di recupero attivo, quindi l’intensità dovrà essere molto bassa e la duratapiuttosto breve. 30-40 minuti potranno andare più che bene;

2 - camminare o pedalare a basso ritmo su percorsi pianeggianti;

3 - a seguire inserire esercizi di stretching dedicati agli arti inferiori, mantenendo la postura per circa 40 secondi – 1’ minuto, nei quali occorre percepire la sensazione di allungamento muscolare e mai quella di dolore (in un’ipotetica scala da 1 a 10 immaginate di percepire 6).

4 – inserire esercizi di scarico per la colonna vertebrale. Tra i principali: supina, portare un ginocchio al petto espirando lentamente, mentre la gamba opposta è completamente distesa, lentamente inspirando cambiare arto e ripetere per una decina di cicli, facendolo poi con entrambe le ginocchia al petto.

5 – posizionarsi qualche minuto con le gambe sollevate (su due cuscini o un rialzo) per contrastare il ristagno sanguigno e ri-attivare la micro circolazione.  

 

Il defaticamento è quindi una strategia di recupero principale, che deve essere completata da una corretta alimentazione e da un piano di allenamento che comprenda carico e scarico.    

 

 

Strategie accessorie Esistono poi strategie accessorie in grado di favorire il recupero muscolare, vediamo quali sono:  

  • Elettrostimolazione
  • Calce contenitive
  • Crioterapia
  • Massaggi
  • Stretching

  In particolare tra le accessorie si consiglia di:

- alternare getti di acqua molto fredda a getti di acqua molto calda per pochi secondi, innescando il meccanismo di vasocostrizione e vasodilatazione;

- usufruire di appositi gel in grado di dare una sensazione di freschezza e leggerezza. Prendetevi cura delle vostre gambe.