La lassità cutanea è un inestetismo particolarmente diffuso in diverse parti del corpo, nonché il più assiduo e visibile segno dell'invecchiamento della pelle. È provocata da un graduale cedimento dei tessuti cutanei con perdita di elasticità e tono (dunque con la comparsa della cosiddetta “flaccidità”). La cute invecchiata ha un aspetto sottile e fiacco, solcata da diffuse rughe sottili e segnata da macchie più scure.
Si tratta di un fenomeno determinato soprattutto dal naturale processo di invecchiamento legato a fattori genetici, metabolici e ormonali; le cellule della pelle (al pari di quelle di tutti gli altri tessuti), infatti, con l’invecchiamento soffrono un rallentamento del metabolismo e dunque il ricambio avviene in modo più graduale.
Bisogna precisare, però, che l’invecchiamento cellulare è determinato anche dall’eccessiva produzione di radicali liberi, una condizione che può essere accelerata da abitudini di vita sbagliate come fumo, alcool, esposizione ai raggi solari o alle lampade abbronzanti, abitudini alimentari scorrette. Tra le cause di questo inestetismo, poi, possono esserci una gravidanza oppure un improvviso calo ponderale, fattori che mettono a forte rischio l’elasticità e la tonicità della pelle.
Occorre evidenziare quali sono le aree del corpo maggiormente interessate dal fenomeno di lassità cutanea: il collo, viso, il decolleté, la parte interna di braccia e gambe, l’addome, i fianchi, i glutei. Per contrastarlo, pertanto, risulta indispensabile stimolare la pelle a produrre nuove fibre di collagene (la produzione di collagene inizia a scendere già intorno ai trenta anni, con la formazione delle prime rughe che precede il rilassamento cutaneo); il collagene è la proteina responsabile del benessere della pelle, che ha tra gli altri il ruolo di prevenirne la disidratazione e, appunto, la lassità.
Per prevenire la lassità cutanea, dunque, occorre prima di tutto dedicare del tempo all’attività fisica, utile nel mantenere attiva la circolazione sanguigna irrorando al meglio i tessuti. Qualche esempio? Recarsi in palestra e, sotto la attenta guida di un istruttore, dedicarsi alle flessioni e al sollevamento pesi è un’opzione molto valida per ottenere braccia più toniche, restituendo elasticità e tonicità alla pelle.
Dunque conciliare esercizio fisico e allenamento di resistenza per migliorare il tono muscolare. Senza dimenticare che per tonificare il sottobraccia, è in particolare sul tricipite che occorre intervenire con la ginnastica: questo muscolo che si trova nella parte posteriore del braccio, funge da sostegno anche per i tessuti che salgono verso l’ascella e che, di solito poco esercitati, diventano molli prematuramente.
E ancora, praticare lo stretching, metodica di allenamento che consiste nell’allungare la muscolatura e distendere il corpo, aiuta ad accrescere l’elasticità della pelle. Anche in questo caso, il consiglio è quello di iniziare in modo graduale con esercizi semplici, per poi aumentare. Senza dimenticare che sessioni di esercizi aerobici, nonché nuoto, trekking, camminare o andare in bicicletta sono delle soluzioni valide.
In parallelo, bisogna dedicare particolare attenzione a seguire un regime alimentare sano ed equilibrato (è noto, infatti, che ogni tipo di carenza alimentare può avere delle conseguenze anche sull’estetica, condizionando lo stato della pelle). E ancora, assumere vitamina C e vitamina E, che favoriscono la sintesi del collagene, e attenzione al fatto che frutta e verdura non dovrebbero mai mancare.
Importante anche la scelta di prodotti e trattamenti mirati, scegliendo una crema nutriente per ridensificare, rimodellare e ridurre le rughe marcate con un trattamento che aumenta il livello di antiossidanti endogeni e riattiva la vitalità cellulare. Garantendo tonicità e compattezza alla pelle fin dalla prima applicazione.
Dunque scegliere prodotti contro l’invecchiamento della pelle che abbiano un complesso di ingredienti attivi che stimola il microcircolo, riattiva la vitalità cellulare e favorisce la ridensificazione cutanea (come il peptide bioattivo, che contrasta i danni dei radicali liberi e stimola la riparazione del danno cellulare).