Le vie dello Yoga sono “infinite” e per migliaia di anni questa affascinante disciplina si è tramandata di generazione in generazione e tra popoli socialmente agli antipodi, diventando quasi una moda da seguire. In realtà lo Yoga è un vero e proprio percorso spirituale e spesso però la difficoltà maggiore sta nel districarsi tra i moltissimi stili proposti. Cerchiamo di capirne di più!
L’origine dello yoga
Un’antica leggenda indiana narra che fu il dio Shiva a tramandare i segreti di questa disciplina alla propria sposa Parvati, attentamente ascoltati da un piccolo pesce dinanzi a loro che, appresi i fondamenti sacri, cominciò il proprio percorso di evoluzione dello yoga fino a diventare uomo: Yogin. Yogin tramandò poi i principi di generazione in generazione. È ovviamente una credenza, ma tanto basta per farvi subito calare in un argomento che, oltre ad essere di carattere fisico, è soprattutto mentale, radicato nella cultura orientale ed oggi più che mai parte di quella occidentale.
I motivi di questo “boom” vanno però ricercati analizzando i benefici di questa disciplina, tra questi troviamo: aumento della flessibilità e della mobilità articolare, rinforzo della muscolatura e del “core”, maggior controllo e consapevolezza respiratoria, benefici sulla postura e di conseguenza riduzione dei dolori in particolare a carico della colonna vertebrale. Senza addentrarci nei benefici mentali che sono davvero molteplici.
Penserete ora: “Wow, corro subito in palestra… mi iscrivo ad un corso di Yoga!”
Facile no? In realtà lo Yoga nel corso dei secoli è sempre stato il fine ultimo da raggiungere - l’unione di sé con l’assoluto - ma il percorso svolto per giungere alla meta da parte di ciascun asceta studioso della disciplina è stato diverso, dando origine a svariate decine di tipologie di Yoga: oltre una ventina quelle studiate, ridotte ad una dozzina per le più conosciute e praticate.
SCEGLI IL TUO PERCORSO: SPIRITO o FISICO? In questo articolo non elencheremo tutte le tipologie conosciute, ma scopriremo le principali, cercando di aiutarvi a scegliere quelle più adatte a voi tra 5 delle più famose. Ricercate un percorso principalmente spirituale o volete mettervi alla prova fisicamente?
Anusara Yoga: in rigoroso ordine alfabetico, una delle discipline più recenti la cui origine è da attribuire all’americano Friend circa 20 anni fa. Riconosciuta come la disciplina delle “tre A”: allineamento (tra i segmenti corporei), azione, attitudine. Si basa sulla convinzione che ogni uomo sia ricco di bontà e che lo scopo del docente sia quello di “aprire i cuori” della propria classe, affinché ogni allievo possa mostrare il proprio animo. Siamo sul filosofico, lo so… ma come detto è sempre un percorso spirituale.
- Ashtanga Vinyasa Yoga: uno degli stili più diffusi al mondo, in cui ogni movimento è associato ad un atto respiratorio contraddistinto da sequenze di posizioni eseguite in rigoroso ordine, dal più facile al più complesso. Più incentrata sulla respirazione e meno sull’allineamento rispetto all’Anusara, l’Ahstanga è certamente un tipo di Yoga dinamico ed impegnativo. Negli ultimi anni una variazione dell’Ashtanga è il Power Yoga, un nome accattivante che si rifà alle convinzioni proprio dell’Ashtanga.
- Bikram Yoga: se l’Ashtanga è dinamico, il Bikram lo supera. Alla base di questo stile c’è la convinzione da parte del fondatore che esso debba essere svolto alla temperatura di 37° C, il che lo rende impegnativo anche dal punto di vista della sudorazione oltre che da quello fisico, contraddistinto da 26 posizioni specifiche. Se sei alla ricerca di una specialità a medio-alto “impatto” ed ami la sensazione di una bella doccia dopo un’intensa sudata, il Bikram fa al tuo caso.
- Hatha Yoga: adatto a chi vuole addentrarsi gradualmente in questo mondo, apprendendo le basi tecniche con difficoltà scarse. Un buon punto di partenza per un percorso più profondo.
- Iyengar Yoga: conosciuto e molto praticato, l’Iyengar si basa sulla scrupolosa ricerca della perfezione di ogni posizione al fine di trarne il massimo beneficio. L’allineamento è fondamentale e per raggiungerlo ci si affida ad attrezzi quali: cinture, cuscini, corde, mattoncini o sedie. Questa continua ricerca della perfezione e del massimo controllo fa si che sia molto impegnativo dal punto di vista mentale oltre che da quello fisico, ma la “comodità” nell’utilizzo di attrezzi esterni fa si che sia ad oggi uno dei più adatti in ambito di rieducazione dopo infortuni o semplicemente per risolvere piccoli malanni fisici.
Scegliere tra una quindicina di stili è una vera e propria impresa, per questo ci siamo concentrati soltanto su 5, per restringere il ventaglio delle possibilità e darvi comunque un punto di vista ampio su ciò che significa “Yoga”. È incredibile come in sole quattro lettere si celi un mondo di visioni, che confluiscono tutte in unico fine… wow!